#11 LA TASSONOMIA
Ho cercato di ricostruire sinteticamente l'evoluzione tecnica e stilistica dell'arpa.
L'arpa è il più antico strumento musicale a corde. I primi esemplari ritrovati in Egitto (1), nelle tombe dei faraoni risalgono al 3000 a.C.. Nessuno sa realmente dove l'arpa ebbe origine ma vi sono fonti antichissime che testimoniano la sua presenza in parti del mondo molto lontane tra loro, in epoche preistoriche. Le arpe erano molto popolari nell'antica Assiria e in Mesopotamia (2) ed erano simili agli strumenti arcuati suonati in Egitto circa alla stessa epoca. Anche le arpe verticali (3) con 2 bracci note anche come cetre (4) ed arpe-lira (5) cominciarono a comparire nell'antica Mesopotamia sumera dal 2800 a.C..
Non si sa dove o come la colonna verticale anteriore che crea uno strumento di forma triangolare (6) sia entrata in uso. I primi disegni di arpe a forma triangolare appaiono nei primi anni del IX secolo. La colonna risolveva due problemi: consentiva ai costruttori di aumentare la tensione delle corde senza piegare lo strumento.
L'età della cavalleria con i suoi trovatori e menestrelli iniziò una nuova rinascita dell'arpa (7). Le arpe medievali di questo periodo erano abbastanza piccole da essere tenute in braccio dal suonatore e avevano tra 7 e 25 corde (8).
A partire dal XIV secolo si diffonde un'arpa un po' più grande delle precedenti, conosciuta come arpa gotica (9).
Alla fine del Rinascimento erano in uso vari modelli di arpe gotiche e rinascimentali. L'arpa rinascimentale (10) con una fila di corde era in grado di suonare solo sette note per ottava ovvero la scala diatonica, ma, a partire dal XVI secolo, la musica diventa sempre più elaborata e le modulazioni (cambi di tonalità) diventano sempre più frequenti richiedendo quindi le 12 note della scala cromatica, nasce così in Italia l'arpa doppia (12).
Nel 1600, l'arpa rinascimentale spagnola fu portata nel nuovo mondo dai missionari gesuiti e si sviluppò in un modo completamente diverso (11).
FONTE: LINK
L'arpa è il più antico strumento musicale a corde. I primi esemplari ritrovati in Egitto (1), nelle tombe dei faraoni risalgono al 3000 a.C.. Nessuno sa realmente dove l'arpa ebbe origine ma vi sono fonti antichissime che testimoniano la sua presenza in parti del mondo molto lontane tra loro, in epoche preistoriche. Le arpe erano molto popolari nell'antica Assiria e in Mesopotamia (2) ed erano simili agli strumenti arcuati suonati in Egitto circa alla stessa epoca. Anche le arpe verticali (3) con 2 bracci note anche come cetre (4) ed arpe-lira (5) cominciarono a comparire nell'antica Mesopotamia sumera dal 2800 a.C..
Non si sa dove o come la colonna verticale anteriore che crea uno strumento di forma triangolare (6) sia entrata in uso. I primi disegni di arpe a forma triangolare appaiono nei primi anni del IX secolo. La colonna risolveva due problemi: consentiva ai costruttori di aumentare la tensione delle corde senza piegare lo strumento.
L'età della cavalleria con i suoi trovatori e menestrelli iniziò una nuova rinascita dell'arpa (7). Le arpe medievali di questo periodo erano abbastanza piccole da essere tenute in braccio dal suonatore e avevano tra 7 e 25 corde (8).
A partire dal XIV secolo si diffonde un'arpa un po' più grande delle precedenti, conosciuta come arpa gotica (9).
Alla fine del Rinascimento erano in uso vari modelli di arpe gotiche e rinascimentali. L'arpa rinascimentale (10) con una fila di corde era in grado di suonare solo sette note per ottava ovvero la scala diatonica, ma, a partire dal XVI secolo, la musica diventa sempre più elaborata e le modulazioni (cambi di tonalità) diventano sempre più frequenti richiedendo quindi le 12 note della scala cromatica, nasce così in Italia l'arpa doppia (12).
Nel 1600, l'arpa rinascimentale spagnola fu portata nel nuovo mondo dai missionari gesuiti e si sviluppò in un modo completamente diverso (11).
FONTE: LINK